“Genova da sempre è laboratorio nazionale del lavoro marittimo e l’attenzione alla sicurezza deve essere sempre al centro” ha dichiarato l’ammiraglio Pettorino. “Il porto di Genova dà lavoro ad oltre 50 mila persone e crea per lo Stato un indotto di 10 miliardi di euro. Il porto di Genova ha 22 km di banchine”.
“Il momento più impegnativo per il mio mandato è stata l’emergenza legata alla rottura del tubo Iplom con l’inquinamento che ne è conseguito nel Polcevera dove si sono riversati gli idrocarburi, e che ha fatto sì che dichiarassi l’emergenza nazionale, avendo così la possibilità di attingere a mezzi e procedure speciali”. Presente il comandate generale del Corpo delle Capitanerie, l’ammiraglio Vincenzo Melone.
“Il momento più impegnativo per il mio mandato è stata l’emergenza legata alla rottura del tubo Iplom con l’inquinamento che ne è conseguito nel Polcevera dove si sono riversati gli idrocarburi, e che ha fatto sì che dichiarassi l’emergenza nazionale, avendo così la possibilità di attingere a mezzi e procedure speciali”. Presente il comandate generale del Corpo delle Capitanerie, l’ammiraglio Vincenzo Melone.
“Genova ha segnato momenti indelebili nel mio percorso formativo - ha dichiarato il nuovo comandante Carlone - Qui nel 2009 ho organizzato la riunione mondiale delle Guardie costiere del mondo. Seguo con attenzione i cambiamenti che toccano il porto di Genova, come il gigantismo navale, i nuovi combustibili a gas. C’è carenza di uomini ma lavoriamo al meglio con le forze che abbiamo. Ai miei uomini dico "Siate orgogliosi di servire il primo porto del Mediterreaneo" e ai cittadini liguri dico ‘Ci impegniamo a tutelare l’ambiente e la vostra salute e sicurezza in mare”.
Vincenzo Melone, Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha detto: “Per me è un tornare a casa, ho vissuto due anni qua in maniera intensa e difficile. Saluto prima di tutto gli angeli del mare, chi si adopera per salvare altre vite, rischiando la loro”.
IL COMMENTO
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