
Preoccupati per l’insolita visione chiamano subito i vigili urbani che a loro volta richiedono l’intervento della protezione animali. E’ stato proprio grazie ai volontari dell’Enpa che l’allocco è stato trasportato nella sede dell’ente per le dovute cure. Al termine di un primo ciclo di accertamenti verrà avviato ad uno dei due centri di recupero specializzati per la riabilitazione. Negli anni scorsi i volontari dell’Enpa avevano soccorso in paese altri due allocchi
L’allocco è il più diffuso rapace notturno della famiglia degli strigidi; non costruisce nidi ma utilizza cavità, di alberi, rovine o tane, dove cova da marzo a giugno, mentre i piccoli sopravvissuti volano via dopo 5 settimane dalla schiusa. Si ciba anche di ratti e topi e ciò spiega la sua diffusione in ambiente urbano.
IL COMMENTO
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