cronaca

Dal 21 aprile al 6 maggio, il biglietto costerà 23 euro
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"Uno di noi un giorno ha scoperto l'America, secondo voi non riusciamo a fare Euroflora ai Parchi di Nervi?". Il sindaco Bucci è ottimista e cita il grande navigatore che ha segnato la storia antica e recente della città. Ma lui, di fatto, è ancora in alto mare. La sua 'vision' ricorda quella unica e straordinaria di Renzo Piano che riuscì a pensare al dopo Expo 92 (proprio nel nome di Colombo) e non all’evento specifico che si rivelò un grande flop e a causa dei numeri falsi dei biglietti causò le dimissioni dell'allora primo cittadino.

Euroflora 2018 è stata presentata a Palazzo Tursi con rappresentanze di Comune, Regione, Camera di commercio, Università, Porto Antico e Fiera. L'appuntamento con l'11esima edizione è dal 21 aprile al 6 maggio, su un'area espositiva di 17 mila metri quadrati. Più tutta la cornice di Euroflora Weeks e dei numerosi eventi collaterali che Tursi sta organizzando. Visitatori previsti? Tra i 200 e i 300 mila, secondo il project manager Rino Surace. Insomma, si mira molto in alto. Ma i punti nebulosi sono ancora tanti.

Anzitutto i costi. La Regione ci mette oltre 1,5 milioni di euro per i parchi, ma il Comune, che punta a cavalcare la kermesse per riqualificare tutta Nervi, dovrebbe completare per almeno 5-6 milioni. Soldi che in parte arriverebbero da variazioni di bilancio e in parte da sponsor (che ancora non ci sono). Alla fine le entrate dai biglietti dovrebbero ripianare tutte le spese: al ritmo di 20 mila visitatori al giorno per 23 euro di ticket farebbero quasi 7 milioni. Ma la stima, come detto, potrebbe essere sovrabbondante. Le aziende pubbliche erano lì alla presentazione nella speranza di capire quanto verrà chiesto a ognuna come obolo per rendere fattibile la vision di Bucci. Mission impossible?

Altro punto: chi organizza? Il sindaco si è imposto: "La voglio nel 2018, punto e basta". L'idea di base è quella di una 'rete di imprese' che potrebbe includere un po' di tutto: Amiu, Amt, Aster e persino Asef che qualcuno, tra il serio e il faceto, propone come diventare sponsor di un’area dedicata a crisantemi e corone d’autore. Si era anche pensato alla Fiera di Genova come organizzatore, ma essendo in liquidazione non sarebbe sembrato opportuno. Perché non allora la Porto Antico, che però come oggetto sociale, al momento, avrebbe solo operazioni all’interno sella sua area? Forse si potrebbe andare verso un matrimonio tra Fiera e Porto Antico, ma una idea precisa ancora non c’è.

Uno scoglio importante è poi la mobilità. "Obbligheremo a venire a Nervi coi mezzi pubblici", sentenzia Surace. Che vuol dire autobus dedicati, treni supplementari, ma anche battelli "mare permettendo", precisa Bucci. Di certo 20 mila persone da spostare e far girare a Nervi, tutti i giorni per due settimane, non saranno una sfida semplice. E poi i nerviesi cosa ne pensano? Lo chiederemo nei prossimi giorni.

Se son rose fioriranno...