cronaca

La decisione del Tar della Liguria
1 minuto e 6 secondi di lettura
 "La condanna per rapina, anche con sentenza non definitiva, è ostativa alla permanenza sul territorio nazionale". Con questa motivazione il Tar della Liguria ha respinto il ricorso di un cittadino ecuadoriano che si era opposto al decreto del 2012 con il quale il questore di Genova gli aveva rifiutato il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato in seguito alla sentenza del Tribunale di Genova di condanna alla pena di due anni di reclusione e 400 euro di multa per il reato di rapina in concorso.


Al ricorrente non è bastato far presente al Tar che lo scorso maggio aveva ottenuto, con ordinanza del Tribunale di Genova, la dichiarazione di estinzione del reato per cui vi è stata condanna, sostenendo che la "situazione sarebbe equiparabile ad un provvedimento di riabilitazione e che l'amministrazione non avrebbe effettuato una valutazione in concreto della pericolosità sociale, tenendo conto che il giudice penale aveva concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena".

In relazione alla dichiarazione di estinzione del reato, il Tar ha ribadito il principio secondo il quale "gli elementi sopraggiunti sono soltanto quelli successivi all'istanza di rilascio/rinnovo del titolo di soggiorno e precedenti l'emissione del provvedimento finale, ma non quelli successivi all'adozione del provvedimento, i quali non possono integrare un parametro di legittimità del provvedimento impugnato".