Durante la lunga diretta di Primocanale per raccontare l’allerta neve in Liguria abbiamo scoperto una nuova perla nel magico mondo delle autostrade: a metà mattinata la nostra inviata Elisabetta Biancalani si imbatte in un apparentemente normale messaggio sui cartelli luminosi imboccando la A12 a Chiavari: “Nevischio fino a Sestri Levante”.
In diretta avevamo già raccontato delle neve caduta copiosa nella provincia spezzina. Elisabetta si insospettisce: “Strano che per il tratto da Sestri in poi non ci siano avvisi di possibili nevicate”. Percorrendo l’autostrada i suoi sospetti trovano conferma: la A12 da Deiva Marina in poi è sempre più ricoperta di coltre bianca. Ma la società Autostrade si è ben guardata di farlo sapere ai chiavaresi (e a tutti gli automobilisti provenienti da ponente). “Ma Perché?” si domanda ingenuamente.
Sospetto dopo sospetto, arriva una risposta: il tratto da Sestri in poi è di competenza di un altro concessionario, la Salt. Società diverse, informazioni diverse, comunicazioni zero.
A un frequentatore medio delle autostrade italiane può capitare con una certa frequenza di imboccare l’autostrada e leggere cartelloni luminosi che avvertono gli automobilisti di code che ormai non ci sono più, oppure di incontrare rallentamenti senza nessun avviso. Capita di vedere segnalati trasporti eccezionali che non incontri mai. Succede che ti ritrovi un copertone davanti al cofano o lo schivi per fortuna, e poi ti avvicini al cartello luminoso sopra l’imbocco della galleria successiva con la scritta “attenzione ostacolo in carreggiata”.
Peraltro succede anche di incontrare la scritta bianca sull’asfalto “servizio di area” (al posto di “area di servizio”) perché chi gestisce le autostrade è evidentemente convinto che l’automobilista a bordo di un veicolo in movimento legga sulla carreggiata dal basso verso l’alto. Insomma capitano cose strane.
Ma che i due concessionari della stessa autostrada (la A12) non si scambino le informazioni legate ai rischi che si possano incontrare nel tratto di competenza l’uno dell’altro francamente no, non ce lo saremmo aspettati. Ora proveremo ad approfondire. Cari concessionari, risparmiateci il rimpallo delle responsabilità. Ringraziate che non ci siano stati incidenti imputabili a questo clamoroso errore e accendete un cartello luminoso, con la scritta: “Chiediamo scusa”. O se preferite “Scusa chiediamo”.
porti e logistica
Il pericolo neve, le autostrade e le informazioni in Liguria spaccate a metà
Società diverse, comunicazioni diverse
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