
E allora ecco che diventano fondamentali gli accordi sottobanco. Martedì si riunisce il Consiglio, in tutto 25 seggi. Non sarà la seduta determinante, ma di certo decisiva per capire se sarà possibile arrivare alla fiducia. Molto dipenderà dal comportamento degli 8 consiglieri a cinque stelle guidati dal candidato sconfitto, Michele Colnaghi. Se si asterranno, Falcidia potrà insediarsi coi 9 voti del centrodestra. Altrimenti, l'aspirante presidente sarà obbligato a cercare accordi col centrosinistra, che in tutto dispone di 7 seggi.
Ma da quella parte la porta sembra ben chiusa. E quindi l'unica via d'uscita sarebbe firmare la non belligeranza coi grillini. D'altro canto, al M5s non converrebbe impallinare Falcidia perché in quel caso, col consiglio di nuovo sciolto, non potrebbe nemmeno fare opposizione per quanto sia anche qui il partito che ha preso più voti.
Se l'affare non andasse in porto, il centrodestra manterrebbe comunque la sua bandiera sul vicino ponente cittadino. Dopo il leghista Falcidia, per il nuovo commissario circola il nome di Fabio Papini, eletto consigliere municipale ma con Forza Italia. Una specie di contropartita interna alla coalizione dopo l'exploit di Salvini alle politiche.
IL COMMENTO
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