
“Almeno il 30% di queste persone ricorre a sistemi comunicativi alternativi con centinaia di applicazioni e software creati per favorire l’espressione di bisogni e necessità. Troppo spesso i costi sono proibitivi”, sottolinea Federica Floris, psicologa e fondatrice con l’ingengere Alessandra Piaggio della startup Alos. Una società innovativa a vocazione sociale tutta ‘al femminile’.
Nasce così l’idea di una App per tablet e smartphone che si chiama AloSpeak. Uno strumento che consente, in un modo molto semplice ma efficace, a bimbi e persone con gravi disabilità di poter comunicare esprimendo bisogni e stati d’animo. La facilità di programmazione permette a chiunque di personalizzarne l’utilizzo, consentendo anche a medici e familiari senza particolare preparazione tecnica di calibrare la complessità del sistema comunicativo sulla base delle necessità.
La rivoluzionaria App nasce dal lavoro delle due fondatrici in team con giovani grafici e sviluppatori. Un’idea low cost che si appresta a cambiare in positivo il rapporto tra chi ha difficoltà nella comunicazione verbale e il mondo che li circonda. Un’applicazione che supera limiti, costi elevati e criticità dei software utilizzati finora. Una visione ‘made in Genova’ che parte da un principio del diritto universale: “Ogni persona, indipendentemente dal grado di disabilità, ha il diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita”.
IL COMMENTO
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