cronaca

Imponenti modifiche al traffico e 78 alberi da tagliare
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 Scatta ad aprile la rivoluzione a Sestri Ponente. In viale Canepa sta per aprire il super cantiere che porterà nel quartiere disagi al traffico e prevedibili polemiche. Un milione e mezzo il costo dei lavori, finanziati da Municipio e Città metropolitana, per rifare da cima a fondo la strada che sale all'ospedale Micone. E poi, a ruota, un altro lotto di opere sul Chiaravagna che costringerà a chiudere un'altra strada vitale per la delegazione.

"È un intervento che i sestresi ci chiedono da parecchi anni - spiega Mario Bianchi, presidente del Municipio Medio Ponente - il viale è malconcio, i bauli di cemento stanno saltando, le radici degli alberi hanno rotto le linee idrauliche e fognarie che verranno rifatte da zero". La scure degli operai si abbatterà quindi sulle 78 piante che dagli anni Sessanta incorniciano il 'boulevard' di Sestri. "Ci sarebbe piaciuto eliminare solo gli alberi pericolosi, i più vecchi - si giustifica Bianchi - ma le radici non sono sostituibili col cantiere. Ne pianteremo altri e saranno di più, 98, più piccoli e più consoni alle esigenze stradali".

Al di là del verde ci saranno nuovi marciapiedi più larghi, a raso rispetto alle carreggiate - con beneficio per gli utenti dei bus - migliori contenitori per la raccolta rifiuti e una nuova rete di raccolta delle acque, ad oggi insufficiente come dimostrano i torrenti che si formano ad ogni pioggia battente. Per tutta la durata dei lavori (si stima di finire entro agosto 2019) viale Canepa sarà a senso unico in salita. Per scendere verso piazza Baracca si dovrà usare la viabilità collinare con sbocco in via Chiaravagna e via Oliva (sarà il percorso seguito dalle linee Amt), mentre i mezzi privati potranno usare le traverse laterali per tornare nella parte bassa del quartiere.

Viale Canepa non sarà l'unico cantiere a far tribolare Sestri Ponente. Mentre stanno per finire i lavori in via Giotto, che tornerà senso unico verso levante, si prepara la chisura del cosiddetto 'ponte obliquo' di via Chiaravagna, sul torrente omonimo. "Il ponte verrà smantellato e ricostruito - spiega Bianchi - e sarà l'ultimo intervento sul corso d'acqua con ripercussioni sulla viabilità. Gli altri saranno più a monte e senza conseguenze per il traffico". E visto il volume previsto dei disagi, con questo cantiere non si partirà prima di aver sistemato viale Canepa.