cronaca

In primo grado era stato condannato a otto anni e due mesi
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 Il processo d'appello per la maxi truffa ai danni del ramo assicurativo Vita Nuova a carico di Giovanni Berneschi, l'ex presidente di Banca Carige, resta a Genova. Lo ha deciso il presidente della prima sezione Elisabetta Vidali che ha respinto la richiesta di alcuni legali di trasferire il dibattimento a Milano.

Secondo il giudice, il reato si sarebbe consumato in parte all'estero per cui vige la regola che il processo si celebra nel posto dove è avvenuta la prima iscrizione nel registro del reato. All'udienza di oggi, il procuratore generale Valeria Fazio ha iniziato la sua requisitoria che proseguirà ancora domani per poi concludere il tre aprile con le richieste di condanna.

In primo grado, l'ex numero uno era stato condannato a otto anni e due mesi. Oltre a Berneschi erano stati condannati a sette anni Ferdinando Menconi, ex amministratore delegato del ramo assicurativo; cinque anni e otto mesi per il commercialista Andrea Vallebuona; nove anni e due mesi per l'imprenditore Sandro Maria Calloni; otto anni e sei mesi per l'imprenditore Ernesto Cavallini; un anno e due mesi per il commercialista Alfredo Averna, un anno e un mese per il notaio Piermaurizio Priori, e un anno e due mesi per l'avvocato Ippolito Giorgi di Vistarino.

Francesca Amisano, nuora di Berneschi, aveva patteggiato la pena a 2 anni e 3 mesi oltre alla confisca di beni per un totale di 1,3 milioni di euro. La maxi truffa, in base alle indagini condotte dalla guardia di finanza, consisteva nel far acquistare dal ramo assicurativo della banca immobili e quote societarie di imprenditori compiacenti a prezzi gonfiati, tramite perizie artefatte, per reinvestire le plusvalenze all'estero. La truffa avrebbe fruttato a Berneschi e agli altri indagati circa 22 milioni. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e riciclaggio e falso.