cronaca

Il voto rischia di essere rimandato alla primavera 2019
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"Entro le prossime quarantotto ore dovremmo sapere se il Tar della Liguria sospende il provvedimento e accoglie il nostro ricorso. In materia elettorale, infatti, la procedura è d'urgenza". Lo ha detto Massimo Di Fazio, portavoce della minoranza comunale di Triora, il piccolo centro dell'alta valle Argentina, nell'entroterra di Taggia (Imperia), conosciuto come il 'paese delle streghe' che rischia di dover 'saltare' la tornata elettorale di giugno per un qui pro quo.


Di Fazio è uno dei firmatari del ricorso, con alcuni consiglieri di maggioranza e 4 cittadini. Il problema si è manifestato quando la Prefettura ha comunicato la pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto della Presidenza della Repubblica sullo scioglimento del Consiglio comunale, scioglimento dovuto alla morte del sindaco Lanteri, avvenuta il 6 gennaio scorso.

Il problema è che la data del decreto di scioglimento segue di quasi due mesi la comunicazione del decesso. Il Consiglio comunale viene così sciolto il 28 marzo quando il termine ultimo per esser inseriti nella tornata elettorale 2018 era il 24 febbraio. Se il Tar non dovesse ammettere il ricorso, Triora tornerà alle urne nella primavera 2019, con il vicesindaco Cristian Alberti che potrà reggere le sorti del paese oppure dimettersi a favore di un commissario prefettizio. Se invece lo accoglierà, anche Triora correrà a giugno assieme agli altri comuni imperiesi.