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Ambrosetti in corso a Palazzo Ducale, per delineare gli scenari futuri dell’economia regionale, ha detto: “Il nostro sogno, il mio sogno, sarebbe quello di trovare casa a Genova”.
Dopo aver elencato, nell’ordine: l’home port a Savona, la nuova concessione alla Spezia, la nave che a metà 2019 tornerà a Genova con uno scalo, ecco che si è spinto oltre, svelando l’intenzione di tornare laddove aveva già casa anni fa. “Vorreste una banchina vostra” gli chiediamo? “Sì ma non c’è” risponde Neil Palomba, volto nordeuropeo e piglio partenopeo.
“Il Comune cerca di facilitare chiunque voglia investire in Liguria” non si sbilancia il sindaco di Genova Marco Bucci a espressa domanda su come può agevolare Costa. In pentola bollirebbero due o tre ipotesi. Particolare non da poco: azionista di maggioranza di Stazioni Marittime è, attraverso alcune società controllate, Msc, che ha home port a Genova... nuovo duello tra titani?
IL COMMENTO DI SIGNORINI
“Certamente un ritorno di Costa sarebbe una cosa che farebbe felice Genova, ma come potenziamento, non certo come conflitto fra due operatori” precisa subito il presidente del porto di Genova-Savona Paolo Emilio Signorini. Lo raggiungiamo telefonicamente in Egitto, dove si trova per un seminario. Lo stesso presidente che, durante una puntata di Live on the road a bordo di un battello, aveva profilato l’ipotesi, in fase ancora teorica, di spostare i traghetti a ponente per far spazio alle crociere. “Resta un’ipotesi” dice.
LE TRE IPOTESI
Ma dove, negli anni, si è profilata l’idea di un’espansione delle crociere? Costa in primis?
Prima ipotesi: Terminal Sech, adiacente al terminal traghetti “ma oggi, visto la volontà di rinnovo della concessione sia per il Sech che per la nuova Bettolo” è al momento preclusa, spiega Signorini.
Seconda ipotesi: ponte Parodi, dove in origine era previsto proprio un terminal Crociere ma anche in questo caso l’ipotesi sembra irrealizzabile visto che “si sta cercando di chiudere un contenzioso con Altarea e po ci sarebbero molte difficoltà”
Terza ipotesi era rappresentata da Molo Giano, vicino al porto Antico, “ma qui operano alcuni piccoli riparatori navali, sembra piuttosto fantasiosa...”.
Insomma: “Idealmente potrebbero averla, la banchina, ma oggi non c’è alcun progetto tecnico credibile” spiega Signorini.
IL COMMENTO
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