
Fasolo e l'allora presidente Boccalatte erano stati arrestati nel 2011 con diverse accuse, tra questi corruzione in atti giudiziari e per il solo Fasolo anche millantato credito. L'indagine condotta dalla procura di Torino aveva creato un terremoto giudiziario a Imperia e nel mirino della magistratura finirono anche alcuni cancellieri e avvocati.
I processi penali a carico di Fasolo si sono chiusi e le condanne sono diventate definitive. L'ex autista, che davanti ai giudici contabili non si è costituto, è stato condannato in rito abbreviato sia per la corruzione in atti giudiziari, che per il millantato credito. Complessivamente deve ancora scontare una pena di 4 anni e 2 mesi.
Per la procura contabile il danno d'immagine arrecato all' amministrazione è stato ampliamente accertato e provato, e per questo chiede 60 mila euro. I giudici chiedono anche un risarcimento di mille euro di danno patrimoniale per astensionismo: per una decina di giornate di lavoro in cui ha dichiarato di essere in servizio senza esserci.
IL COMMENTO
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