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Insignito del riconoscimento con Luca Bizzarri e alcuni imprenditori liguri
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 La forma è anche sostanza, a Sant’Olcese. Oltre agli indiscussi meriti, riconosciuti dal padrone di casa, il marchese Andrea Pedemonte Cabella, nell’invito ai futuri Nobili Protettori spicca anche la richiesta di un’uniforme adeguata alla cerimonia: “Abito scuro, camicia bianca, cuoio nero, cravatta rossa, calze rosse, insegne”.

Tali dettami dovranno essere rispettati anche dal sindaco di Genova, Marco Bucci. Pazienza se  al numero uno di Tursi, il rosso, non è mai andato troppo a genio e tanto più negli ultimi giorni.

Questa volta è il simbolo che evoca il sangue del maiale. Le tensioni partitiche qui sono lontane, a prevalere risulta esclusivamente l’esaltazione del salame. E così, con buona pace di qualche animalista, anche il primo cittadino della Lanterna potrà salire sulle alture di Valpolcevera politicamente sereno.

Storie d’entroterra genovese dove l’arte del territorio non vuole lasciare spazio alla grande distribuzione senza giocarsi ogni carta prima di alzare bandiera bianca.

E’ così che uno dei due titolari delle salumerie ancora attive a Sant’Olcese, ormai da qualche anno, abbia inventato l’annuale cerimonia del Protettorato del Salame di Sant’Olcese: un riconoscimento per chi si impegna a tutelare e promuovere quel prodotto d’eccellenza nel mondo.

I prescelti vengono stabiliti direttamente dal padrone di casa, appunto, il Marchese Andrea Pedemonte Cabella.


Succede così che negli ultimi anni sulla collina che sovrasta il monumentale parco di Villa Serra, ora guidato dallo storico sindaco di Sant’Olcese, Giulio Torti, proprio per volontà di Marco Bucci, si siano alternati nomi del calibro di Giovanni Mondini, Cesare Castelbarco, Edoardo Garrone (nella foto Jolly Verdacchi), Lorenzo Cuocolo, Edoardo Rixi, Alessandro Cavo, Francesco Berti Riboli, Giovanni Calvini, Stefano Messina.

Ovviamente, lassù, tutti in cravatta e calze rosse.

Evento 2018 in programma il pomeriggio del 10 giugno, data delle elezioni amministrative nonché delle nozze dell’attuale sindaco santolcesino, Armando Sanna.

Il paese di vallata, capitale della nobilità genovese.

Al grido di “proteggiamo il salame di Sant’Olcese”, con il coltello che accarezzerrà la spalla di ciascun nominato, saliranno all’oratorio adiacente al salumificio numerosi esponenti dell'economia cittadina.


Oltre al sindaco di Genova, la lista d’annata è già stata stilata. Tra le grandi firme spiccano pure Luca Bizzarri, Alberto Banchero, il marchese Francesco Maria Gavotti, Alessandro Giglio, Gianmarco Montanari, Agostino Passadore, Luigi Radif, Cristina Santagata o il marchese Orso Serra.

Poveri pochi? La risposta di Andrea Pedemonte Cabella è diretta: “Certamente, molti patrizi. Ma persone davvero per bene che spendono il loro nome, nei rispettivi settori professionali o di competenza, per la salvaguardia di un prodotto d’eccellenza”.