
È una storia di droga e tossicodipendenza, di criminalità e politica, avanti e indietro nel tempo, ambientata nella provincia cronica e sonnolenta del nord est italiano. Protagonisti, loro malgrado, sono cinque giovani con le loro vicissitudini, cinque figure sperse, senza prospettiva né futuro, che vivono di delinquenza, che parlano un dialetto veneto aspro e sferzante come una frustata. L’unico desiderio che sembra animarli è quello di diventare invisibili per il mondo e nella droga cercano quell’ancora a cui appigliarsi per salvarsi dal naufragio che è la vita stessa.
Vitaliano Trevisan, vicentino classe 1960, è un pluripremiato scrittore e drammaturgo. Tra i suoi testi Il lavoro rende liberi e Solo RH, portati in scena rispettivamente da Toni Servillo e Roberto Herlitzka. Nel 2015 riceve la “menzione speciale Franco Quadri” al Premio Riccione, che poi vince nel 2017 con Il delirio del particolare. Al cinema ha lavorato come attore e sceneggiatore in diversi film, tra cui Primo amore di Matteo Garrone.
“IL CERCHIO ROSSO” è in scena alla Sala Mercato fino a sabato 23 giugno con i seguenti orari:
Da mercoledì al sabato alle ore 20.30. Giovedì ore 19.30. Domenica e lunedì riposo.
Prezzi: posto unico 5 euro.
La Rassegna di Drammaturgia Contemporanea prosegue con:
“L’ANGELO DI KOBANE” di Henry Naylor, alla Piccola Corte dal 20 giugno al 30 giugno.
IL COMMENTO
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