cronaca

L'assessore conferma: "Nel 2020 affidamento in house"
1 minuto e 21 secondi di lettura
"La raccolta di rifiuti porta a porta è fattibile solo in alcuni quartieri residenziali che abbiano spazi. Genova necessita forme di conferimento diversificate": lo ha detto l'assessore all'ambiente del Comune di Genova Matteo Campora, dopo aver partecipato al convegno sui rifiuti zero organizzato da M5s a Tursi stamattina.

"Il porta a porta è molto costoso e per contenere la Tari e garantire continuità aziendale abbiano preferito limitare i costi - ha spiegato Campora -. Per il resto molte delle cose che ha detto Paul Connet fanno parte del piano industriale di Amiu, in particolare il tema del riuso e dell'economia circolare, che è indispensabile partire dal basso ed educare cittadini al riciclo e alla differenziata e anche che accanto a un impianto di trattamento biologico in un primo tempo serve anche una discarica di servizio che è la situazione di Scarpino".

Campora ha ricordato che entro fine settembre saranno disposti cassonetti dell'umido in tutta la città. Sul rinnovo del contratto ad Amiu, Campora ha detto che "l'incarico sarà conferito dalla Città metropolitana e non dal Comune nel 2020" e che "c'è un tavolo di lavoro previsto dal piano industriale di Amiu al quale partecipano Comune, Regione, un pool di esperti con confronti anche con i sindacati che sta lavorando affinchè alla scadenza del contratto di servizio nel 2020 si arrivi a un affidamento in house".

Infine Campora ha sottolineato che serve un progetto di ciclo dei rifiuti su base regionale visto che l'intera Liguria ha una popolazione di 1 milione e 600 mila persone circa, pari a una città medio-grande.