
Un salto dall’altra parte della cattedra e si finisce nella sala insegnanti di una scuola materna nella periferia romana, dove queste eroine quotidiane portano frustrazioni, insicurezze, sogni e speranze, ma anche battibecchi, ripicche e gelosie. Sullo sfondo, una misteriosa rapina alla Deutsche Bank che fa fantasticare e discutere il corpo docente, tra un colloquio genitori-insegnanti e un cambio d'ora. E il testo, tratto da “Acassuso” di Rafael Spregelburd, funziona con il suo ritmo dinamico. “È un’opera tragicomica”, continua la Ozdogan, che è la direttrice scolastica visionaria, ma priva di risorse. “Si ride dall’inizio alla fine, anche se mi piace ascoltare come la risata cambi ogni sera nel corso dello spettacolo: all’inizio è sospettosa, poi esplode di cuore e di pancia fino a diventare più nervosa perché si assiste a qualcosa che forse non si vorrebbe vedere, ma che è comunque trattato in maniera ironica, sarcastica e intelligente.
Continua con grande successo la Rassegna di Drammaturgia Contemporanea che porta i suoi spettacoli anche in contesti suggestivi e diversi dal solito, proprio come la Piccola Corte o Sala Mercato. “Alla Piccola Corte il pubblico sale sul palco con noi”, spiega la nota Orietta Notari che qui veste i panni dell’insegnante svampita e stanca, a cui non vengono riconosciuti quattro anni di anzianità. “È bello perché più si sta vicini più si riesce a comunicare meglio”.
La pièce dialoga indubbiamente con l’attualità della scuola, fatta di graduatorie, crisi economiche, scioperi, mancanza di risorse e il continuo cercare di superare questi ostacoli per svolgere al meglio il proprio lavoro con i ragazzi. Il cast è dinamico, poiché accanto ad attrici di grande esperienza come la Notari, la Ozdogan e Irene Villa, ci sono giovani ragazzi neodiplomati eccezionali. E poi il costo del biglietto, acquistabile direttamente in teatro, è a portata di qualsiasi portafoglio dato che è di soli 5 euro.
IL COMMENTO
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