
Due proiettili sono rimasti dentro il corpo, mentre gli altri quattro sono fuoriusciti. Il giovane è stato colpito ai polmoni e al fegato. Tra venti giorni si potrà sapere l'esito degli esami tossicologici per capire se Tomalà avesse assunto droghe o alcol. Nei prossimi giorni il pubblico ministero Walter Cotugno, che coordina le indagini della squadra mobile, sentirà con ogni probabilità l'agente che ha sparato.
I poliziotti erano intervenuti domenica dopo che la madre del ragazzo aveva chiamato il 112 chiedendo un medico perché il figlio aveva un coltello e minacciava di farsi del male. Gli agenti avevano provato a convincerlo a posare l'arma, per farlo poi sedare dal medico. Non riuscendoci avevano spruzzato uno spray al peperoncino ma Tomalà invece di lasciare il coltello aveva colpito i due agenti, ferendone uno in modo grave. Il poliziotto aveva a quel punto sparato per difendere il collega.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana