Arresti domiciliari per Vincenzo e Guido Morso, padre e figlio, condannati ieri rispettivamente a oltre 19 anni e oltre 21 anni per l'omicidio del pusher Davide Di Maria. La misura, eseguita dagli agenti della squadra mobile, è stata chiesta dal pubblico ministero Alberto Landolfi, dopo la condanna per il pericolo di fuga.
Stessa misura per Marco 'Ndiaye (condannato ieri a 7 anni e otto mesi): l'uomo si trova già in carcere per un'altra vicenda. Secondo l'accusa, i due Morso erano arrivati nell' appartamento di N'Diaye sapendo che era una trappola e "con il colpo in canna".
"Volevano uccidere" aveva detto il pubblico ministero Alberto Landolfi che aveva chiesto 19 anni per padre e figlio. Appena arrivati nell'appartamento, ancora sulla soglia, Vincenzo Morso avrebbe immediatamente sparato un colpo finito contro un mobile, poi l'arma si sarebbe inceppata. Nel parapiglia che ne era seguito Guido Morso avrebbe estratto un coltello e ferito alle gambe N'Diaye per difendere il padre, poi avrebbe colpito mortalmente Di Maria che era intervenuto forse per separare i contendenti.
cronaca
Omicidio di Molassana, Vincenzo e Guido Morso ai domiciliari
Condannati per l'omicidio del pusher Davide Di Maria
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