Prende il via oggi lo sciopero previsto di tre giorni degli autotrasportatori. La decisione è stata presa dalle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Previsti presidi e prefiltraggi ai principali varchi portuali dello scalo genovese. Tra questi Ponte Etipia e il terminal Psa di Genova Prà. Alto il rischio paralisi del traffico cittadino nelle aree presidiate.
Ma nella notte terminalisti, spedizionieri e Autorità portuale hanno trovato un accordo. Ieri i sindacati hanno abbandonato il tavolo di discussione. Questa mattina il piano verrà presentato agli stessi sindacati chiamati a sciogliere la riserva. Se le sigle dovessere accettarlo lo stop durerebbe solo la mattina. Il coordinatore della Uiltrasporti Liguria Giovanni Ciaccio a Primocanale però resta contrario all'intesa: "Una soluzione che non condividiamo, per noi al momento lo sciopero va avanti".
"Abbiamo lavorato tutta la notte per trovare un accordo - spiega Giampaolo Botta, segretario generale di Spediporto -. Abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle nostre posizioni iniziali ora aspettiamo che i sindacati valutino la proposta. Se l'accordo non venisse accolto vorrebbe dire produrre danni per decine di milioni di euro. Un danno che in parte è già stato prodotto, perchè molti operatori hanno spostato i carichi previsti in questi giorni in altri porti. Ora bisogna fare in modo che questa perdita venga limitata" conclude Botta.
E poi Giovanni Tagnocchetti di Trasportounito a spiegare l'accordo di programma trovato nella notte: "Siamo andati incontro alle richieste dei sindacato. E' previsto un indennizzo a favore dell'autotrasportatore che resta in attesa di poter scaricare e ricare. Questo perche nell'attesa perde economia e perde produttività. L'indennizzo viene pagato all'imprenditore ma parte deve essere destinato a ristorare l'autotrasportatore che è rimasto a lungo in attesa. La valutazione rispetto a chi ha diritto all'indennizzo spetta all'Autorità portuale di sistema" concude Tagnocchetti.
Alla base dello sciopero la richiesta da parte dei sindacati di categoria di una maggiore attenzione nei confronti dei camionisti. Tra le rivendicazioni portate anche indennizzi per le attese nei terminal, garanzie per la dignità e sicurezza per i lavoratori. Ma anche la presenza di moduli abitativi per i servizi igienici, la pulizia dei container e poi soprattutto sicurezza per i camionisti durante le operazioni di carico e scarico. "Noi chiediamo vengano fatti investimenti: investimenti di forza lavoro e di mezzi meccanici oltre a una nuova organizzazione dell'intero procedimento lavorativo" spiega Marco Gallo, segretario di settore Filt Cgil Genova.
Uno sciopero che prevede come detto un prefiltraggio nei punti principali in accesso al porto. Una situazione che riguarderà tuttavia solo alcune tipologie di mezzi pesanti. "Ai camion che trasportano container chiederemo di non entrare, mentre tutti gli altri li faremo passare" spiega ancora Gallo. Libero accesso dunque per tutti i tir e camion carichi di liquidi e merce sfusa diretti al porto. Una situazione che comunque porterà inevitabilmente disagi in buona parte della città: "Noi per questo ci scusiamo con i genovesi per i disagi che creeremo".
Sabato e domenica invece possibili disagi sulle linee ferroviarie. In conseguenza dei lavori propedeutici alla realizzazione del Terzo Valico i treni delle linee Genova-Torino, Genova-Milano e Genova-Piacenza, percorreranno l’itinerario alternativo 'via Busalla-Isola del Cantone'. A questa situazione si va poi ad aggiungere le operazioni di lavoro e messa in sicurezza lavori nella galleria San Martino, che comporta il binario unico nella tratta Genova Quarto - Brignole.
porti e logistica
Sciopero degli autotrasportatori, a Genova traffico a rischio caos
Da oggi a sabato presidi e prefiltraggio davanti agli accessi del porto
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