cronaca

Il ministro pronto ad avviare la procedura per annullare la gara
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 E’ previsto per questo pomeriggio l’incontro tra il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e i vertici di ArcelorMittal. Al centro il futuro dell’Ilva e della siderurgia in Italia. "L’obiettivo - spiega lo stesso ministro - è proseguire il confronto sull'aggiornamento della loro proposta”.



Qualche ora prima Di Maio aveva annunciato la possibilità concreta di avviare la procedura utile a portare l’annullamento della gara per la cessione dell’Ilva ad ArcelorMittal. Dopo i dubbi fatti emergere e confermati dall’Anac il governo aveva chiesto al gruppo acquirente di presentare una nuova proposta che superasse le criticità emerse in tema ambientale e occupazionale. Ieri pomeriggio il gruppo indiano-lussemburghese ha presentato una proposta migliorativa su entrambe gli aspetti.

Un piano che ora il governo è chiamato a esaminare, ma che potrebbe non bastare. "Esamineremo la controproposta di ArcelorMittal e poi convocheremo i sindacati” ha detto a caldo il vicepremier Di Maio. Nessun dettaglio al momento è emerso sulla nuova proposta. Solo attraverso una nota stampa diffusa dalla stessa Mittal si legge che "tutte le richieste sostanziali di ulteriori impegni fatte dai Commissari Straordinari sono state accettate. ArcelorMittal confida che questi impegni aggiuntivi evidenzino al Governo e agli altri stakeholder nazionali e locali interessati il suo pieno impegno per una gestione responsabile dell'Ilva”, si chiude il comunicato.

I miglioramenti nel piano sarebbero concentrati soprattutto sotto l’aspetto ambientale mentre su quello occupazionale il gruppo si impegnerebbe a supportare una soluzione idonea per tutti gli attuali dipendenti di Ilva entro la scadenza del piano industriale, prevista nel 2024. Intanto il ministro Di Maio dopo il giudizio espresso dall’Anticorruzione ha avviato l'iter di autotutela. "E' un procedimento disciplinato per legge - dice - che durerà 30 giorni'.


Ora i sindacati aspettano di prendere in mano la controproposta effettuata da ArcelorMittal per esaminarla a fondo. La loro paura è che ci si ritrovi come in passato davanti a un accordo tra commissari e azienda. Per questo sottolineano "è fondamentale conoscere il contenuto della proposta di Mittal prima ancora del giudizio che verrà espresso dal governo".      



Il futuro dell’Ilva e dei suoi oltre 14mila dipendenti diretti resta in bilico e i tempi iniziano a stringersi sempre di più. Nello stabilimento di Genova Cornigliano lavorano oltre 1500 dipendenti che aspettano di conoscere il loro destino.