L’appuntamento è al Mise (Ministero dello sviluppo economico) alle ore 13. Attorno al tavolo da una parte i rappresentanti di Arcelor Mittal, dall’altra le tre single sindacali di categoria dei metalmeccanici. Questa volta il tema all’ordine del giorno è l’occupazione. Allo stesso tavolo anche i delegati del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Di Maio e i commissari Ilva.
Il tempo inizia a scadere. Il 15 settembre, data ultima per la chiusura della trattiva tra governo e acquirenti, è sempre più vicino. Oltre al nodo ambientale da sciogliere c’è anche quello occupazionale. Il piano Mittal prevede 4mila esuberi degli attuali 14mila occupati nei diversi stabilimenti italiani. I sindacati fanno muro: o tutti entrano nel progetto del nuovo gruppo o il rischio alto sarà ancora agitazione. Le parti al momento sembrano lontane. L’ultimo incontro sul tema risale a fine maggio. La speranza è che in oltre due mesi qualcosa sia cambiato.
Di certo ad aumentare la preoccupazione tra le parti ci ha pensato la stima fatta dai Commissari che prevede per settembre la fine della liquidità. Da lì in poi la cassa sarà in rosso. Ma nell’occhio del ciclone al momento c’è proprio il ministro Di Maio. Da una parte continua a chiede una revisione del piano complessivo a Mittal, dall’altra va avanti nelle procedure necessarie ad annullare il bando di gara vinto lo scorso anno proprio da Mittal e su cui sono emerse delle criticità.
Una situazione che lascia più di un’incertezza sul futuro. In questo sì, sindacati e multinazionale sembrano già d’accordo. E la richiesta proveniente dalle due parti è la stessa: al ministro Di Maio il compito di fare definitivamente chiarezza sui progetti e le sorti della siderurgia in Italia.
- IL COMMENTO DEL MINISTRO DI MAIO PRIMA DELL'INIZIO DELL'INCONTRO:
Il vicepremier e ministro del Mise e del lavoro Luigi Di Maio dice che "prenderò una decisione sulla gara Ilva lavorando a tamburo battente anche ad agosto in vista della scadenza di settembre" ma sottolinea come "quelli che governavano prima e che fanno la parte degli esperti mi hanno lasciato una procedura di gara che l'Anac dice sia piena di criticità". Parlando ad Agorà Di Maio ha aggiunto come "non sarò io a decidere ma la legge a dirmi se devo ritirare in autotutela la gara". E in vista del tavolo sull'occupazione Ilva di oggi, Di Maio ha sottolineato come "mi hanno lasciato anche la trattativa sindacale e mi dicono che Di Maio deve decidere in due mesi quello non fatto in 6 anni". "Quelli che mi fanno la lezione sul vaso Ilva hanno firmato una gara in cui Arcelor prevede 10mila lavoratori contro 14mila", ha poi aggiunto.
cronaca
Ilva, al Mise si parla di lavoro: al tavolo sindacati, Mittal e governo
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