cronaca

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Dopo la tragedia di Bologna parla il manager della Star Marcevaggi Logistic Group Emanuele Remondini. Ecco la sua lettera:


Troppo facile farsi prendere dalla pur comprensibile emotività di fronte a simili tragici eventi, cosa peraltro meno accettabile da un direttore o peggio titolare di testata giornalistica.

Certamente ogni giorno anche in Liguria transitano centinaia di mezzi pericolosi senza i quali però si fermerebbe tutte le attività dell'industria, commercio, distribuzione, le stesse stazioni di servizio di carburanti, (i cui serbatoi di stoccaggio di ciascuna hanno almeno 2 volte la grandezza di una autobotte stradale) le bombole da cucinare, i serbatoietti per uso domestico e riscaldamento, i depositi per la distribuzione agli Ospedali, etc etc.etc etc...


Il nostro sistema industriale se non vuol tornare all'età della pietra non può fermarsi arrecando danni ancor più gravi allo stato sociale mentre i cosiddetti "media" e/o politici non dovrebbero continuare a diseducare sulla ineludibile esiziale funzione delle opere infrastrutturali il cui mancato tempestivo adeguamento alla crescita dei traffici è la vera causa di aumento degli incidenti per i conseguenti congestionamenti!

Continuiamo invece a rimandare opere come Tav o Terzo Valico (che ridurrebbero il traffico merci su strada in quanto strutture ferroviarie!) o la "nostra" Gronda che come primo effetto sgraverebbe l'unica struttura di collegamento, il ponte Morandi (che sta sopportando oltre il doppio del traffico per cui fu costruito..pensiamo a quali effetti dovesse mancare a parte il disastro di un eventuale crollo...)

Grazie poi alla tecnologia in sviluppo, questo si, per i veicoli che trasportano merci pericolose cercare anticipare il piu possibie applicazioni di sistema di autofrenata nel caso di errore o malore umano (ma non siamo ancora pronti..solo negli USA la soc. Tesla sta facendo test a riguardo).

Emanuele Remondini*, Chairman Star Marcevaggi Logistic Group