“Questo sicuramente non è stato un anno di particolare crescita, dopo tanti stagioni positive abbiamo registrato una fisiologica flessione – spiega Laura Gazzolo, vicepresidente della sezione turismo di Confindustria Genova -. Di certo però non possiamo dire che i dati di questa estate siano negativi”.
Entrando nello specifico si pone la lente d’ingrandimento sulle cause di questo seppur lieve rallentamento fatto registrare dagli albergatori genovesi legati a Confindustria. Da un lato la riduzione dell’effetto terrorismo ha riportato molti italiani a prediligere come mete turistiche l’estero. A questo fattore va aggiunta la promozione dei grandi vettori online che a seconda dei casi e degli interessi tendono a favorire una destinazione piuttosto che un’altra. Ma Genova resta attrattiva soprattutto per gli stranieri.
“Come negli anni passati – spiega ancora Gazzolo – è costante in crescita il numero di turisti in arrivo in città da Francia e Inghilterra”. Ma quante notti trascorre in media un turista che sceglie Genova come meta delle sue vacanze? “Due-tre notti, non di più. Ad agosto il tempo si prolunga leggermente, soprattutto grazie ai turisti che arrivano dall’Est. Questo è un fattore importante su cui come sistema dobbiamo lavorare” precisa la vicepresidente della sezione turismo di Confindustria Genova.
Dunque alberghi pieni ma non da tutto esaurito. Con le diverse strutture della città che sono passate in questa estate 2018 da settimane in cui il telefono non squillava ad altre in cui le prenotazioni arrivavano una dietro l’altra. Situazione figlia di un mercato come detto altalenante. E allora lo sguardo si rivolge verso quei fattori su cui puntare per far sì che il turismo a Genova continui a crescere: un settore quello turistico su cui la città continua a puntare in maniera decisa.
“Genova per fortuna offre tante attrattive storiche e non solo di grande impatto. Sicuramente dobbiamo continuare a lavorare sulla capacità di comunicare le bellezze che offre la nostra città” conclude Gazzolo.
IL COMMENTO
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