
“Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di spolpare un asset pubblico strategico – attacca Salvatore – Ciò avverrebbe peraltro con una concessione di addirittura 25 anni ad un unico soggetto privato, che potrà gestire come cosa propria tre dei cinque bacini esistenti, in una sorta di regime monopolistico che cancellerebbe ogni possibile concorrenza tra i riparatori navali, finendo per mettere in ginocchio le piccole società a beneficio dei grandi gruppi.”
“I bacini di carenaggio rappresentano un’eccellenza pubblica nella riparazione navale, in special modo nella cantieristica di grande dimensione, che garantisce lavoro a migliaia di persone e a decine di società – continua la consigliera regionale M5S – Bene l’accoglimento del ricorso da parte del Tar Liguria, che ha posto uno stop alla privatizzazione. Ma, al di là degli sviluppi giudiziari, rilanciamo con forza la necessità di mantenere in mani pubbliche Ente Bacini e, di conseguenza, la gestione degli spazi per le riparazioni navali. Lo stesso ente pubblico ha la possibilità di mettere a rendita i bacini e trarne un profitto, che, invece di finire nelle mani di pochi speculatori, può rappresentare la base per ulteriori investimenti nella manutenzione dei bacini stessi, in un circolo virtuoso che possa coniugare gli interessi comuni e quelli privati.”
IL COMMENTO
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