cronaca

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 Via Fillak lato sud, la chiamiamo così per distinguerla dalla parte Nord a Certosa, è sempre stata una strada a scorrimento e collegamento in Valpolcevera, avanti e indietro, auto ovunque, inquinamento, decine di saracinesche alzate, qualche polemica per la criminalità, per "chi beve alcolici il pomeriggio sulle panchine di piazza Masnata" raccontano i residenti.


Dopo il 14 agosto, dopo il caos delle prime ore dal crollo di ponte Morandi "sembra di essere a Berlino Est, c'è un muro trasparente che ci divide con tutto il resto, siamo isolati, rischiamo lo spopolamento" racconta Luigi che il ponte lo ha costruito neglil anni Sessanta "a altre due persone sono morte nel cantiere" ricorda "uno a pochi metri da me". In piazza Masnata incotriamo alcuni rappresentanti del municipio, dei residenti e soprattutto dei commercianti.

Tutti dicono "non ci dimenticate, si parla solo di Certosa e altre zone, mai di noi. Eppure noi siamo isolati, perdiamo affari giorno dopo giorno, rischiamo di non arrivare a Natale perchè dovremo chiudere se le cose vanno avanti così". Oggetto delle critiche anche il modulo per i risarcimenti predisposto da enti e associazioni di categoria: "Ci chirdono di fornire i dati del crollo del fatturato dal 14 agosto a fine settembre. Questi verranno presi come indicatori e moltiplicati per i restanti mesi dell'anno. Ma qui, nel periodo censito, si fanno pochi affari perchè siamo in città, in estate si svuota, quindi non sono dati indicativi. Si riaprano i bandi, si studino altri parametri di riferimento" sbotta Catena, il presidente del Centro integrato di via del Rolandone.


"Le istituzioni vengano qui a parlarci, ci chiedano che cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno, non è venuto nessuno, a parte voi" incalza l'ottico di via Fillak, raccogliendo il plauso di tutti glil ospiti di Live on the road. Che temono persino di non essere nella zona arancione. Ma questo è un altro capitolo, che si aprirà quando arriverà il decreto, quando...

Intanto, nella parte Sud di via Fillak, per avere informazioni, si va dall'altra parte del ponte, a Nord. Poche centinaia di metri, prima due minuti di bus, oggi quaranta minuti facendo il giro dell'oca.