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Allo Stadium finisce 1-1
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Un Genoa determinato e ben messo in campo strappa un incredibile pareggio allo Juventus Stadium: la squadra di Juric è la prima, in questo campionato, a portare via punti ai bianconeri. Nell’anticipo delle 18 finisce 1-1.

Nel primo tempo il copione è quello atteso: la Juve attacca a tutta forza e il Genoa si fa schiacciare nella sua area di rigore. Per tutti i primi 45 minuti i rossoblu mettono raramente il naso oltre la metà campo e gli uomini di Allegri colpiscono. Cristiano Ronaldo è, come spesso accade, il più attivo: prima centra il palo poco prima del quarto d’ora, poi segna, al 19’, sfruttando una bella conclusione di Alex Sandro e una brutta risposta di Radu.

Il portiere genoano si riscatta al 23’: è ancora Ronaldo a calciare in porta ma questa volta il portiere romeno è reattivo e para. Nella ripresa la musica cambia, almeno con il passare dei minuti: la Juventus sembra ritrarsi e il Genoa prende coraggio. Piatek, l’uomo più atteso del match, prova due volte, al 53’ di piede, tre minuti più tardi di testa, ma non è fortunato.

E’ il segno  tangibile di una storia che, stavolta, potrebbe essere davvero diversa dal solito. Al 67’ l’episodio chiave: Kouame sfrutta la velocità che lo ha reso celebre per tenere in campo il pallone sul filo del fondo campo, mette in mezzo un cross teso e perfetto; i centrali della difesa bianconera seguono con gli occhi Piatek ma si dimenticano di Bessa che, libero di saltare, infila la porta della Juve con un violento colpo di testa. E' il primo gol del Genoa a Torino dopo cinque anni e mezzo (l'ultimo a segnare fu Borriello su assist di Criscito). 

Il Genoa ha l’impressione di aver svegliato il cane dormiente ma non sarà così: i rossoblu resistono, combattono, respingono colpo su colpo le iniziative avversarie. Allegri prova a calare tutte le carte, schiera la squadra con quattro attaccanti contemporaneamente, ma non riesce a bucare Radu che, dopo l’errore del primo tempo, si mostra sempre puntuale in tutti gli interventi (tanti ma non difficilissimi) ai quali è chiamato.

Per Juric, alla prima dopo il suo ritorno sulla panchina del Genoa, è il trionfo della volontà: la squadra ha giocato imitando le sue caratteristiche di grinta e corsa. La strada è stata tracciata.