
Sebastiano Frendo ha 55 anni e ha sempre lavorato per la Lamparelli, un'autodemolizione con sede in via Lorenzi 7 proprio sotto il ponte Morandi che dal 14 agosto è chiusa perchè in piena zona rossa.
Sebastiano, come Franco e Willy e altri tre colleghi hanno ricevuto la lettera di licenziamento lo scorso 14 ottobre. "Una raccomandata con ricevuta di ritorno per dire che dal 14 dicembre saremo a casa - racconta Franco Di Patti - noi abbiamo bisogno di incontrare il sindaco di Genova e commissario Marco Bucci dobbiamo parlargli direttamente".
"Ieri - prosegue Willy Baldacchino - Bucci ha detto che troverà un lavoro per ogni dipendente licenziato nella zona rossa, ci spero e non posso fare altro: ho una bambina piccola, il mutuo, mia moglie è in cassa integrazione e poi non credo che nel decreto ci sia qualcosa per noi per questo faccio fatica a dormire".
Nella zona rossa c'è anche la Piccardo materiali edili, sede in via Argine Polcevera a 33 metri dal pilone 9. Per fortuna il giorno del crollo era chiusa per ferie e quindi non c'era nessuno all'interno.
Marco Trucco lavorava per la Piccardo dal 16 luglio e ora è in permesso a zero ore non retribuite, all'azienda non può chiedere nulla, ci sono suoi colleghi che hanno consumato ferie e non sanno che cosa sarà del loro futuro.
"Io chiedo che le istituzioni ci prendano sotto le loro ali come è stato giustamente fatto per gli sfollati - spiega Marco - ma ora il problema è l'occupazione; io a nome dei miei colleghi chiedo uguaglianza nel trattamento perchè perdere la casa in un giorno è una tragedia ma lo è anche perdere il lavoro perchè una famiglia senza lavoro non ha futuro. Bucci ci sta mettendo la faccia ma noi abbiamo bisogno di risposte".
IL COMMENTO
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