cronaca

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Genova è pronta a dire addio alla Rinascente. Non è bastato l'aumento di vendite dell'ultimo periodo (con un guadagno medio di 152 mila euro), dovuto alla svendita al 70%, a far cambiare idea ai vertici dell’azienda.
 
 
«La città é poco attrattiva e non vuole spendere» avevano fatto sapere, in concomitanza della data di annuncio. Nessun passo indietro a un anno di distanza e sul tavolo resta il futuro occupazionale di una quarantina di lavoratori (inizialmente erano 59).
 
 
C'é chi ha rassegnato le dimissioni (4), chi ha accettato il trasferimento (14) e chi ha atteso. Tra questi ultimi c’è anche chi aveva creduto alle parole delle autorità locali, quando al primo e unico tavolo con i sindacati (febbraio scorso) si dicevano sicuri dell'esistenza di un piano B, che avrebbe garantito continuità occupazionale. Ma del ‘famoso investitore estero’, a un giorno dalla chiusura, nemmeno l’ombra ed ecco allora l’unica via percorribile, la richiesta di buonuscita. 
 
 
Nell’edificio di via Vernazza la Rinascente occupava 5mila metri quadri. Tre piani nel cuore di Genova che da domenica 4 novembre rimarranno vuoti. Una sconfitta, dopo oltre 58 anni di attività, che Genova e Banca Carige (proprietaria dell’immobile) avrebbero potuto evitare.


Alle ore 20 di oggi domenica 4 novembre, i genovesi saluteranno per l'ultima volta la Rinascente. Con loro, a partire dalle 19.30, ci saranno i sindacati che in questi anni hanno sempre visto nel marchio una garanzia lavorativa che da domani sera verrà a mancare.