Il ministro Di Maio non si è seduto al tavolo aperto questa mattina al suo ministero, lo Sviluppo economico, per risolvere i nodi del passaggio di Ilva alla multinazionale ArcelorMittal.
Oltre ai sindacati e ai componenti del ministero hanno preso parte al vertice il prefetto di Genova, Fiamma Spena, il presidente della regione Giovanni Toti, gli assessori Andrea Benveduti e Gianni Berrino. In discussione il futuro degli esuberi, la vocazione di società per Cornigliano, le misure di sicurezza interne all'azienda. Alla fine tutto è stato rimandato al prossimo tavolo che verrà convocato sempre a Roma entro un mese.
"Laghi non ha specificato tempi e costi - ha spiegato Alessandro Vella, segretario generale Fim Cisl Liguria -. Ha risposto in modo non esaustivo sulla eventuale bonifica della centrale elettrica chiarendo che però è già previsto un piano specifico. Ribadiamo che già l'accordo del 6 settembre ha previsto una specifica clausola di salvaguardia per tutti i lavoratori ma siamo disponibili a verificare questo percorso come una opportunità per i lavaratori e quindi a discuterne i contenuti" conclude Vella .
economia
Ilva: esuberi e società per Cornigliano, nulla di fatto dal vertice al Mise
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