Le hit migliori degli ultimi anni. Le luci riflesse nel mare. Quella brezza estiva che soffia su centinaia di mani alzate verso il cielo. Ballare fino a quando i colori dell'alba non illuminano in lontananza Santa Margherita. "Andiamo a fare colazione da Piero". Tutto questo era il Covo di Nord-Est, storico locale che dal 1934 ha animato le notti di tante generazioni. Era, perché quel mare e quel vento si sono abbattuti con una forza mai vista in più di ottant'anni di attività. Il giorno dopo la terribile mareggiata che ha provocato danni in tutta la Liguria, sui social si erano diffuse le foto del locale distrutto, con un'unica didascalia "Il Covo non c'è più".
Ma le foto non rendono l'idea, per questo Primocanale ha chiesto di poter entrare con le sue telecamere per documentare la situazione. Il cuore pulsante della vita notturna ligure e non solo, dato che era tappa per tutti i giovani turisti in vacanza, si è fermato a quel maledetto 29 ottobre. Divanetti rovesciati, massi e scogli che il mare ha scagliato contro il dehor, distruggendo attrezzature e impalcature, sfondando anche le vetrate del locale e provocando numerosi danni all'interno. "I danni ammontano a circa 3 milioni di euro: entro il 2020, anno in cui scade tra l'altro la concessione, speriamo che un imprenditore si renda disponibile per investire nella ricostruzione di Covo e Covino", spiega Andrea Fusieto Merciari, direttore artistico da trent'anni. "Ma ricostruire non basta: servono anche dei frangiflutti per evitare che l'onda si abbatta sul nostro molo". Emblematica è l'immagine della scala, esistente dal 1880, che collegava il piano di sopra e che il mare ha spezzato in due. Ma ci sono danni ingenti anche alla strada, che è chiusa, e al piazzale che in parte è sprofondato in acqua. E resta indelebile il ricordo di quella notte, che il custode ha trascorso barricato in cucina, con i muri che tremavano.
"Ci sono state mareggiate negli anni ma questo è stato uno tsunami: la speranza è che in futuro si possa tornare a festeggiare, non sappiamo ancora quando, ma non può finire così la storia". E si parla davvero di storia perché sono passati passarono da qui Brigitte Bardot e Roger Vadim, Jane Fonda, Frank Sinatra, Nat King Cole, i Platters, Gloria Gaynor ma negli ultimi anni ha ospitato anche il party di Dolce e Gabbana e persino la stessa Madonna avrebbe voluto festeggiare il suo compleanno, ma non ha potuto per motivi di sicurezza. L'augurio, dunque, è che si possa tornare presto a "sbocciare al Covo di Nord Est", come canta il Pagante, noto gruppo milanese.
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Covo di Nord-Est divorato dal mare: "Non riapriremo prima del 2020. Investitore cercasi"
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