cronaca

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 Autostrade per l'Italia non si arrende: il concessionario che avrebbe dovuto vigilare sulla buona salute del ponte Morandi continua a chiedere di poterlo smantellare e ricostruire. L'ultima richiesta è contenuta in una lettera inviata al commissario alla ricostruzione Marco Bucci.

Nove mesi, dicono da autostrade, non un giorno di più, e per dimostrare di credere a questo progetto chiedono di introdurre nell'eventuale contratto penali molto pesanti in caso di ritardi.

Fatica sprecata, almeno così sembra, visto che dal governo di Roma e, in particolare, dal ministro alle infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli il no è deciso e senza tentennamenti. Troppo alta la responsabilità sociale di Autostrade, troppo forte lo scontro ingaggiato dall'esecutivo fin dal primo giorno per quella che sarebbe un'inspiegabile marcia indietro. Senza contare, poi, che Autostrade non ha modificato di una virgola il suo management: quelle che firmano le lettere che propongono progetti per ricostruire il ponte sono le stesse mani che sono attualmente indagate per un'ecatombe che non ha precedenti nella storia di Genova. 

"Autostrade è fuori gioco, non può ricostruire il ponte sul Polcevera, è scritto nella legge": Toninelli la mette giù facile, e chiara.

Così il commissario Bucci procede con il suo cronoprogramma, senza lasciarsi scomporre dalle richieste di Castellucci e compagnia: entro lunedì 26 la ventina di aziende coinvolte dovranno presentare il loro progetto. La struttura commissariale li valuterà (seguendo alcune procedure stabilite dal decreto, tra queste le verifiche antimafia) e assegnerà i lavori: entro il 15 dicembre il via allo smantellamento e dai primi di aprile la ricostruzione. Entro Natale 2019 il sindaco vuole vedere il ponte completato: "Magari non sarà ancora pecorribile perché da collaudare - aveva detto l'altra sera - ma lo voglio vedere finito".

La tempistica è così stringente che è molto probabile che Bucci e i suoi uomini abbiano le idee chiarissime su quale progetto scegliere: del resto lo stesso commissario ha ammesso di essere addirittura in anticipo rispetto ai tempi che aveva immaginato.

Tante sono le possibili aziende da coinvolgere in quella che dovrebbe essere un'associazione tra più imprese: oltre a Fincantieri, coinvolta dal Governo fin dai primi giorni, anche Ansaldo ha fatto sapere di essere pronta a collaborare.