
L'ha organizzata l'istruttore subacqueo e biologo Andrea Galliadi con l'aiuto dei Comuni di S. Margherita e Portofino e della Capitaneria. In una immersione con personale dell'Area Marina Protetta sono stati trovati materiali tra 1 e 10 metri di profondità, specie ai lati della baia, in corrispondenza degli stabilimenti Fiore e Carillon: grate metalliche, pezzi di ringhiera, tubi innocenti, porte, copertoni sono i rifiuti più numerosi.
Davanti a Niasca emerge la fronda di un pino adagiato su un fondale di 5 metri. A pochi metri dalla battigia davanti al Carillon ci sono putrelle di ferro che i volontari cercheranno di portare a terra. I rifiuti saranno trasportati via mare a S.Margherita e allo stoccaggio con mezzi di Docks Lanterna. Partecipano tra gli altri pescherecci, motonavi, subacquei e Outdoor Portofino.
IL COMMENTO
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