cronaca

La proposta indirizzata al Presidente della Repubblica
1 minuto e 8 secondi di lettura
"Va bene un nuovo ponte, ma non per sostituire il Morandi, bensì in aggiunta al viadotto ricostruito solo nella parte crollata". Torna alla carica il Comitato Salviamo il ponte Morandi, che aveva già lanciato, inascoltato, la petizione per chiedere che non si demolisse tutto ma si ripristinasse solo il pezzo crollato e questa volta scrive al sindaco di Genova, al presidente della Regione, al presidente della Repubblica, al presidente del consiglio e ai suoi vice e ai ministri competenti.

"Un nuovo ponte tra quelli presentati, splendidi per concezione ed arditezza, costruiamolo pure, ma dopo (o contemporaneamente) avere riadattato quello ancora in piedi e ricostruito il pezzo caduto" rilancia il comitato di architetti, ingegneri, tecnici stradali e cittadini. Dovrà essere un ponte aggiuntivo, aggiunge il Comitato, perché "solo così si giustificherebbe una spesa elevatissima che dal punto di vista dei benefici con un solo ponte di capacità non aumentata, sarebbe assolutamente insufficiente per le future prospettive di Genova".

Per il Comitato, infatti, la realizzazione del nuovo ponte "più lunga e complessa di quanto appare nei rendering" non risolverebbe il problema dei collegamenti in modo definitivo perché l'esecuzione è legata alla struttura stradale del luogo "manifestamente insufficiente per gli accresciuti bisogni di mobilità della città e delle sue industrie".