Cantiere, progetti, perizie e magistatura. Per Genova e per il futuro di ponte Morandi si entra nella settimana calda. Bucci lo ha detto e ribadito più volte: la sua intenzione è quella di avviare il cantiere per la demolizione entro sabato 15 dicembre. Non più dunque l'avvio dei lavori ma almeno il cantiere. L'obiettivo è far sì che tutto sia pronta non appena ci sarà il via libera definitivo.
Intanto entro martedì sono attesi i risultati delle perizie effettuate in Svizzera sulle parti del ponte trasferite nel super laboratorio specializzato. Questi analisi sono ritenute fondamentali per comprendere quali sono state le cause che hanno portato il 14 agosto scorso al crollo del viadotto e alla morte di 43 persone.
La prima udienza dell'incidente probatorio è fissata tra una settimana esatta: il 17 dicembre. Difficile comunque che in questo lasso di tempo i consulenti del giudice preliminare abbiano il tempo di leggere interamente le carte e depositare una relazione scritta.
Così quella di lunedì prossimo servirà solamente a stabilire i passaggi successivi. Una complicazione in più per il commissario Bucci che invece ha fretta di partire coi lavori di demolizione. Dal gip non esiste un vero e proprio ostacolo ma è chiaro che partire con la demolizione senza che la magistratura abbia ben definito il quadro delle prove potrebbe rappresentare un danno per il corretto svolgimento del processo penale. Bucci non vuole rischiare e con il procuratore capo di Genova Cozzi studiano il modo per iniziare a demolire il ponte senza intralciare la fase probatoria.
A svolgere materialmente le operazioni di demolizione (si inizierà dal lato Ovest) sarà l'associazione temporanea di imprese composta da Carena, Vernazza, Ecoeridania insieme a Fagioli spa e Omini. L'assegnazione ufficale manca ancora ma di fatto la scelta è ricaduta su di loro. Alla fine il commissario non ha scelto un progetto unico ma l'unione e la sintesi di alcuni dei piani arrivati sulla sua scrivania nell'ufficio del Matitone. Le aziende sono dunque chiamate a collaborare. Anche in questo caso l'assegnazione ufficiale è attesa per la settimana che inizia oggi. Stessa modalità di lavoro il commissario Bucci vorrebbe applicarla anche alla fase di ricostruzione. Ma qui la questione sembra più complicata. Un conto è demolire un altro è ricostruire con progetti diversi chiamati a fondersi tra loro. A breve Bucci farà quadrato anche su questo aspetto.
I tempi intanto sono scanditi: Il 15 dicembre l'avvio del cantiere, poi a gennaio l'ok all'inizio della demolizione vera e propria. L'obiettivo è buttare giù quel che resta del Morandi entro febbraio, massimo i primi giorni di marzo del 2019. E proprio entro marzo il commissario vuole che partano anche i lavori di ricostruzione del viadotto sulla A10, per un ponte che dovrà essere finito nella sua struttura definitiva entro dicembre del 2019. Per poi entrare in funzione già all'inizio del 2020.
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Perizie, progetti e cantiere: per Ponte Morandi è la settimana delle scelte
Il commissario Bucci pronto a partire coi lavori di demolizione
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