cronaca

La Gronda Mare fa discutere
1 minuto e 47 secondi di lettura
Poco più di 30 secondi di video animato per raccontare la "Gronda mare", il nuovo collegamento diretto tra i caselli di Genova Aeroporto e Genova Ovest.

Sia chiaro, solo un nuovo ponte riconsegnerà ai genovesi la viabilità ordinaria, ma l'amministrazione locale, accelerando di molto i tempi previsti per lo sblocco della nuova rampa di via Siffredi, ha consegnato alla città un'alternativa diretta tra i due caselli, in attesa che si proceda con la demolizione e ricostruzione del viadotto Morandi. "Genova Ovest e Genova Aeroporto: i due caselli sono nuovamente ricollegati grazie alla Gronda Mare" commenta il sindaco-commissario Marco Bucci sulla propria pagina Facebook.

"Circa 5 chilometri in sei minuti. Genova ricollegata è una realtà!", sottolinea poi Bucci. Detto che, la strategia comunicativa della riproduzione animata è sicuramente il metodo più immediato ed efficace per rendere l'idea di quanto è stato fatto, occorre comunque evidenziare che una parte della città non vive con tutto questo entusiasmo l'avvento di questo nuovo collegamento.

È vero, la nuova rampa che collega il casello di Genova Aeroporto alla Guido Rossa ha abbatuto di gran lunga i tempi di percorrenza (sgravando da questo via Cornigliano), ma ha - al contempo - sovraesposto al traffico Lungomare Canepa.

I residenti, come raccontato qualche giorno fa a Live on the road, sono assai preoccupati. "Chiediamo un tunnel anti-rumore" hanno affermato alcuni di loro ai microfoni della nostra Elisabetta Biancalani.

"Servirebbe una galleria fonoassorbente" suggerisce Maria. "Una volta vedevamo il mare, oggi camion e macchine. Non riusciamo manco più a dormire dal rumore". Anche perché i problemi sono destinati a peggiorare per i residenti, visto che nel prossimo futuro si passerà dalle quattro alle sei corsie. "Benvenuti in A10! Pedaggio a carico della nostra salute" si legge su uno striscione esposto in un appartamento che si affaccia sulla via.

Chissà che l'amministrazione locale, molto attenta all'ascolto delle istanze dei cittadini, non accolga alcuni di questi consigli per riconsegnare dignità a un quartiere che non può esser visto solo come meta di passaggio.