cronaca

Con MArco Bucci e Franco Bampi
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Si rinnova oggi in centro a Genova la tradizione del "Confeugo", cerimonia che rievoca l’omaggio dell'Abate del Popolo al Doge con l'accensione del gran ceppo di alloro e coreografie in costume. A dare il via saranno il sindaco Marco Bucci e il presidente de "A Compagna" Franco Bampi.

Il programma nel dettaglio:

- alle ore 16 partirà, da calata Falcone Borsellino al Porto Antico, il corteo con i gruppi storici guidato dall'Abate del Popolo. Percorrerà piazza Caricamento, via Frate Oliverio, piazza della Raibetta, via San Lorenzo, via Petrarca;

- alle 16.45 arrivo in piazza De Ferrari, dove l'attesa sarà allietata da musiche, danze ed esibizioni di gruppi storici;

- alle 17, l'Abate incontrerà il Sindaco offrendogli il tradizionale "Confeugo", che verrà acceso al rintocco del "Campanon de Paxo” ossia la campana del Palazzo Ducale, collocata sulla Torre Grimaldina;

- alle ore 17.15, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, messaggi augurali di Marco Bucci, sindaco di Genova, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e di Franco Bampi, presidente de "A Compagna" che, in veste di Abate, elencherà, come da tradizione, tutti i problemi insoluti della città, con molte raccomandazioni e l'augurio che ne venga tenuto conto.


LA STORIA DEL CONFEUGO
Questo rito riprende un'antica tradizione della Repubblica di Genova, documentata dal secolo XIV, ma probabilmente più antica, risalendo presumibilmente al Medioevo, forse all'epoca del Comune del Popolo (XII secolo). Essa consisteva infatti nell'omaggio da parte dell'Abate, che rappresentava il Popolo, alle massime Autorità di un grosso tronco di alloro, ricoperto di rami. Ne furono destinatari nel corso del tempo, prima il Podestà, poi il Capitano del Popolo e infine il Doge.

La Cerimonia venne sospesa nel Settecento e ripresa nel 1923 dall’associazione A Compagna, associazione nata in quell’anno per la tutela e la conservazione della cultura e delle tradizioni genovesi, per esser nuovamente interrotta nel 1937. Da allora è il presidente della Compagna che impersona l’Abate del Popolo, portando il tradizionale tronco d’alloro al Sindaco. Dal 1951 la Cerimonia è continuata di anno in anno sempre con l'offerta di una pianta di alloro, adorna dei colori rosso e bianco, completata con il falò rituale di un fascio di alloro ed uno scambio di auguri contornato da commenti sugli avvenimenti dell’anno trascorso e impegni e richieste per l’anno a venire.