
L'ordinanza è stata adottata, spiega la Prefettura, a tutela della sicurezza e della incolumità pubblica per garantire la continuità delle condizioni minime necessarie alla prosecuzione dell'attività di emungimento e trattamento delle acque di falda per i ridotti tempi necessari al completamento dell'iter normativo finalizzato alla proroga dello stato emergenziale dello stabilimento e comunque non oltre il 6 marzo.
L'ordinanza sullo stabilimento ex Stoppani, viene spiegato dalla Prefettura, si è resa necessaria "al termine del periodo nel quale il Commissario delegato ha continuato ad operare in regime di prorogatio al fine di garantire, senza soluzione di continuità, gli interventi di messa in sicurezza di emergenza del sito. La cessazione di tale periodo e, quindi, l'impossibilità di esercitare le funzioni di Commissario delegato in assenza di disposizioni normative di proroga dello stato di emergenza, hanno determinato l'esigenza di intervenire con i poteri extra ordinem in argomento".
"C'è da auspicare - confida Cavelli - che il governo faccia una norma primaria, che garantisca la prosecuzione della messa in sicurerzza del sito (fermo oggi al 90%, ndr)".
IL COMMENTO
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