
Certo è anche le nostre telecamere posizionate per oltre cinque minuti all'incrocio tra via Pieragostini e via Paolo Mantovani, nel quartiere genovese di Sampierdarena, non hanno inquadrato nemmeno un automobilista con lo smartphone in mano intento a parlare al telefono o chattare sui social. Nemmeno quelli fermi al semaforo. Una buona notizia dunque, anche se come detto la situazione potrebbe essere figlia di una semplice casualità. Molti invece quelli notati a parlare con gli auricolari o ancora quelli che hanno il sistema bluetooth installato in macchina.
Proprio nelle ultime ore in un'audizione tenuta alla commissione Trasporti della Camera, Santo Puccia, primo dirigente della Polizia stradale, ha sostenuto che la principale causa degli incidenti stradali "è la distrazione e l'uso improprio di smartphone e altri dispositivi" e sarebbe pertanto necessaria "una modifica che consenta il ritiro della patente alla prima violazione". Secondo la Polstrada, lo spauracchio del ritiro immediato della patente potrebbe essere un deterrente efficace. E potrebbe anche "ingenerare quell'effetto virtuoso ottenuto a suo tempo con la patente a punti".
Al momento le sanzioni previste per gli automobilisti indisciplinati che fanno uso di cellulare o smartphone alla guida vanno dai 161 a 646 euro. Insieme alla sanzione pecuniaria è prevista la decurtazione di cinque punti della patente. E solo in caso di recidività nei due anni seguenti è prevista la sospensione della patente da uno a tre mesi. Se invece la proposta in commissione dovesse diventare legge la sospensione della patente sarebbe immediata alla prima infrazione.
IL COMMENTO
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