
Intanto dal progetto esecutivo di primo livello realizzato da Italferr sotto la supervisione del Rina e del Renzo Piano building workshop emergono ulteriori particolari sul nuovo viadotto. Si spiega che per il tracciato definitivo si è scelta la soluzione meno invasiva, ogni carreggiata avrà la sua corsia di emergenza.
Dal progetto emerge che ad essere demolita non sarà solo la parte rimasta in piedi del viadotto ma anche la rampa di collegamento a est con la A7, la rampa di chi arrivando da Milano era diretto a Savona. Altra curiosità riguarda i limiti di velocità: sul viadotto sarà fissato a 100 km orari mentre in corrispondenza delle rampe di entrata e di uscita della A7 scenderà a 40 km orari.
IL COMMENTO
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