Un borgo rimasto isolato per oltre tre ore a causa di un tir rimasto incastrato in via Mogge. Siamo lungo la strada che porta a San Desiderio, sulle alture di Genova. Ieri pomeriggio un mezzo pesante si è trovato all'improvviso in una strada stretta e ha bloccato completamente la viabilità. L'autista a quel punto si è trovato nell'impossibiltà di andare avanti e indietro. Impossibile raggiungere San Desiderio. Per rimuovere il mezzo è stato necessario l'intervento della gru e dei vigili del fuoco rimasti al lavoro anche dopo il calare del buio.
Ma quello di ieri a San Desiderio è solo l'ultimo di una lunga serie di casi verificatisi a Genova e non solo. Circostanze certamente aumentate nel numero dopo il crollo di ponte Morandi con tantissimi autisti in arrivo in città che si sono trovati a dover affrontare in questi mesi una viabilità obbligatoriamente modificata. Ma questa non può essere l'unica spiegazione. Un'altra è quella degli autisti, spesso stranieri, che si affidano completamente ai navigatori senza guardare invece i cartelli stradali. Il problema è che molto spesso i vari sistemi di localizzazione e indicazione delle strade non sono aggiornati. Infine spesso la cartellonistica e le indicazioni presenti sull'asfalto non sono chiare, soprattutto per i tanti autisti stranieri che corrono lungo strade e autostrade. E così il patatrac è fatto. In questi ultimi mesi l'elenco di camion rimasti incastrati è lungo.
Il 25 febbraio a Genova Quarto un altro mezzo pesante ha completamente bloccato la viabilità della zona in via Carrara e via V Maggio. Anche qui il mezzo si è trovato incastrato, questa volta perchè l'autista ha ignorato i cartelli stradali che segnalavano l'altezza massima consentita per passare il voltino stradale. Mezzo semidistrutto.
Tornando indietro nel tempo ad esempio il 21 febbraio scorso l'autista di un tir, forse un po' perso proprio a causa delle modifiche dettate dal crollo di ponte Morandi, si è trovato incastrato in via Borzoli. Code, proteste e lamentele in tutto il quartiere. All'uscita dal casello di Genova Pegli, a Multedo diverse volte i tir si sono trovati costretti a fare le acrobazie perchè troppo alti per superare il voltino di via Pacoret de Saint Bon, con la viabilità che ogni volta va completamente in tilt, l'ultimo di questi casi lo scorso 6 febbraio.
Danni e disagi anche a Sampierdarena. Il 21 gennaio infatti un tir è rimasto incastrato mentre percorreva corso Martinetti. Anche in questo caso è stato necesario l'intervento dei vigili del fuoco e della polizia locale. Ma soprattutto tanto tempo perso in coda da parte di tutti gli altri automobilisti.
Il 28 novembre scorso un mezzo pesante ha colpito con la parte superiore il tetto del sottopasso di via Canevari in direzione monte, proprio dove sopra passa la ferrovia. I danni sono stati limitati ma i controlli sulla staticità della struttura obbligatori. Un'ora circa in cui nessuno è potuto passare in quella direzione.
Poi succede anche che un camion si rovesci su di un fianco costringendo tutti a stare fermi i coda in attesa delel operazioni di rimozione, come successo il 25 ottobre al casello di Genova Ovest. Nella nostra ricostruzione arriviamo al 16 ottobre quando un camion è rimasto incastrato sulla rampa che si trova subito dopo il casello di Genova Aeroporto. Il 12 ottobre via Arrivabene chiusa a causa di un camion che ha danneggiata la forbice autostradale tra Genova Aeroporto e Genova Pegli obbligando la polizia stradale a chiudere anche il tratto per eseguire le dovute verifiche sulla stabilità della struttura.
Il 3 ottobre poi, di nuovo a Borzoli un camion è rimasto in bilico con le ruote sopra il guard rail. Cavalcavia di via al Ponte Polcevera chiuso, per la felicità, si fa per dire, di tutti. In questo caso più che colpa del navigatore si può parlare di disattenzione da parte dell'autista. La disattenzione degli autisti è spesso causa di questi incidenti che contribuiscono a creare disagi al traffico a una città che già per conformazione urbana vive difficoltà quotidiane nello spostamento con i mezzi, siano essi privati o pubblici. Appena lo scorso primo marzo in via Aprosio, a Sestri Ponente parte del balcone di un appartamento al primo piano è crollato. Tutta colpa dell'autista di un camion che preso male le misure della traiettoria da compiere. E via, traffico in tilt e danni alla palazzina.
Disattenzioni legate alle tante ore alla guida di questi bisonti della strada ma forse anche un po' di 'goffaggine'. Questo ad esempio il caso verificatosi lo scorso 15 febbraio sulla A10, non siamo più a Genova ma nel tratto compreso tra Celle Ligure e Albissola. L'autista si era dimenticato il braccio della gru alzato, al momento di entrare in galleria il danno è stato immediato. Una sequenza lunghissima di casi ed episodi diversi per loro natura ma che come conseguenza portano sempre allo stesso risultato: il blocco del traffico. A tutti questi poi si aggiunge la presenza assidua dei tir che imboccano per errore la Sopraelevata. La settimana scorsa è tornato il dissuasore all'ingresso di via Milano, ed entro metà aprile, così come confermato dall'assessore alla Mobilità di Palazzo Tursi Stefano Balleari, saranno installati in tutte le rampe di accesso della Sopraelevata genovese.
Genovesi alle prese con le difficoltà di una viabilità urbana già di per sè complicata ma anche costretti a fare i conti tutti i giorni o quasi con i problemi legati alla presenza e alle disattenzioni di chi guida questi mezzi pesanti tra le vie della città.
cronaca
Autisti distratti e navigatori non aggiornati: a Genova va di moda il tir incastrato
La lunga lista tra le strade del capoluogo di regione e non solo
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