porti e logistica

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 "Nessuno ha mai pensato di accorpare Genova e La Spezia. Se qualcuno ha maliziosamente aperto questo dibattito, va detto che è un problema che non esiste. Non capisco né la preoccupazione eccessiva dell'autorità portuale, che dovrebbe esser più preoccupata di fare dei cantieri che dovrebbero partire rapidamente, né degli operatori di sistema". Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti risponde così, a margine di una conferenza stampa a Sarzana, alla preoccupazione degli stakeholder su un eventuale accorpamento dei porti spezzini in tema di autonomia.


"Potrebbe essere un dibattito affrontabile perché il porto della Spezia dall'ingrandire i suoi confini avrebbe dei benefici. Dal punto di vista degli investimenti oggi essere agganciati a Genova sarebbe più produttivo. Ma non è un dibattito che abbiamo affrontato - chiarisce il governatore -. Sul tema dell'autonomia affrontiamo la questione della governance, ovvero come si costruisce il comitato portuale, con quali rappresentanze. Gli operatori dovrebbero essere ben contenti di comitati in cui le categorie economiche sono più rappresentate. Un modello per il quale basterebbe 'copiare' il meglio che abbiamo in Europa. Amburgo, Rotterdam, Anversa hanno governance e regole più snelle dei nostri porti". E sugli investimenti sui porti "la trattativa con il Governo deve essere tale da garantire lo stesso volume degli investimenti che c'erano oggi, se non di più. Per quel che riguarda le priorità delle opere da realizzarsi, è ovvio che più l'avviciniamo alla comunità locale e più i desideri verranno recepiti nel modo migliore. Nessun pericolo e preoccupazione di finire annessi da Roma a Genova - ha concluso Toti -. Tutti i porti ne avranno un beneficio, se la trattativa andrà avanti".