politica

Dopo lo slittamento del 'comando' all’Unione dei Comuni Valmerula e Montarosio
2 minuti e 29 secondi di lettura
 Dal 29 marzo stop agli straordinari dei dipendenti del Comune di Andora ‘comandati’ all’Unione dei Comuni Valmerula e Montarosio. Uno stato di agitazione che rischia di paralizzare l’attività nella località balneare come in una buona fetta delle vallate nell’entroterra savonese. Tutte le sigle sindacali sono sul piede di guerra contro la proroga di assegnazione dei dipendenti all’Unione “decisa di punto in bianco e senza consultare i diretti interessati”, fanno sapere i ‘comunali’ più arrabbiati.

Sul sito del Comune di Andora lo spazio dedicato all’Unione Valmerula e Montarosio sottolinea la data della sua costituzione. “E’ l’unica pienamente operativa in Liguria. Il 20 luglio (2016, ndr.) il Consiglio dell’Unione ha approvato le convezioni per il conferimento delle funzioni fondamentali che, dal 1° agosto sono passate dai comuni di Andora, Cesio, Chiusanico, Stellanello e Testico all’Unione, insieme ad uffici e personale che andrà in comando al nuovo ente. Le funzioni dei Lavori pubblici sono passate, invece, dal 21 luglio”, si legge con toni trionfalistici.

Peccato che da quel giorno del 2016 poco o nulla si sia fatto per ‘sintonizzare’ datore di lavoro e dipendenti. “Le organizzazioni sindacali e le Rsu avevano rappresentato la non condivisione della proroga del distacco in quanto non conforme alle norme, chiedendo alla parte pubblica di rivedere la posizione sulla proroga dello stesso”, denunciano i sindacati. Ma il passaggio che allontana di più le parti riguarda soprattutto la gestione dei tempi visto che “l’istituto del comando può essere attuato solo per un periodo non superiore a tre anni e che lo stesso deve avvenire con il consenso dei lavoratori”.

La parte pubblica invece “aveva comunicato lo slittamento del comando oltre il 1° Agosto 2019”.
Visto che il Comune di Cervo avrebbe manifestato l’intenzione di aderire all’Unione, i tempi dell’effettivo conferimento delle funzioni si sarebbero protratti all’inizio del prossimo anno. Ma i dipendenti non ci stanno e c’è chi sottolinea che “si è arrivati all’ultimo momento per forzare la mano”. Il personale di fatto rivendica carichi di lavoro e responsabilità in crescente aumento a fronte di un corrispettivo fermo al palo.

In ballo ci sono servizi ai cittadini fondamentali in comuni piccoli che difficilmente potrebbero permettersi da soli. “Tenuto conto che la parte pubblica nei tre anni di mandato non ha dato forma attuativa e organizzativa affinché si possa considerare attuabile e conforme l'unione dei comuni”, le sigle sindacali “proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente del Comune di Andora il quale, dal 29 marzo 2019, si asterrà dallo svolgimento di ogni attività lavorativa diversa dal profilo di assunzione e di lavoro straordinario”. Una situazione a rischio stallo in cui a rimetterci sono, ancora una volta, i cittadini.