
Il giorno in cui Tomalà venne ucciso, le volanti erano intervenute nell'appartamento di via Borzoli dopo che la madre del ragazzo aveva chiamato il 112 chiedendo un medico perché il figlio aveva un coltello e minacciava di farsi del male. Gli agenti avevano provato a convincerlo a posare l'arma, per farlo poi sedare dal medico. Non riuscendoci avevano spruzzato uno spray al peperoncino ma Tomalà invece di lasciare il coltello aveva colpito i due agenti, ferendone uno in modo grave. Il poliziotto aveva a quel punto sparato per difendere il collega. Alcuni giorni dopo il ministro dell'Interno Matteo Salvini era andato in ospedale a trovare il poliziotto ferito.
IL COMMENTO
Salis, quanto conta la bellezza in politica?
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia