
Il tema dell’elettrificazione è un tema serio: è un investimento importante, non dobbiamo essere velleitari quando ne parliamo e quindi non possiamo pensare che navi con seimila passeggeri a bordo, che equivalgono a un comune di buone dimensioni, possano essere alimentate con l’energia elettrica di terra. Ma per tutti gli altri tipi di nave assolutamente si.
Ovviamente è un tema che interessa la Liguria ma coinvolge l’intero Paese. Il piano energetico nazionale, fatto pochi anni fa, già fa acqua da tutte le parti, al punto che non stiamo dismettendo centrali a carbone o le stiamo convertendo a gas perché la fornitura di energia dall’estero, per esempio il nucleare francese è oggi meno conveniente e insufficiente per le nostre esigenze.
In Liguria abbiamo due grandi centrali in dismissione, quella di Genova (che certamente chiuderà) e quella della Spezia su cui c’è un piano di chiusura ma non è un mistero che probabilmente continuerà a produrre una volta convertita a gas. Il piano energetico, nel suo complesso, è in fase di revisione, speriamo che la politica industriale del governo dia risposte rapide: elettrificare non significa solo mettere prese e cavi, vuol dire produrre e stoccare dell’energia, vista anche la varietà dei consumi energetici di un porto”.
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, conversando con l’editore di Primocanale Maurizio Rossi, parlando di elettrificazione nei porti della Liguria.
IL COMMENTO
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