
Un'iniziativa che fa seguito alla pomposa adunata voluta da Poste Italiane qualche mese fa a Roma per promettere una nuova pagina verso i centri dell'appennino o delle montagne lasciando alle spalle la stagione delle chiusure a raffiche di uffici postali, ridimensionamenti, disservizi.
Simone Franceschi da sindaco di Vobbia - realtà che ospita il castello della Pietra (nella foto) con accesso riaperto al pubblico in questo fine settimana - e presidente dell'Unione dei Comuni di Vallescrivia, non perde l'occasione per affermare testualmente: "La nostra comunità è ancora in attesa di avere semplici riscontri su uno spiacevole evento che la coinvolge assieme a Poste Italiane".
Il riferimento del primo cittadino riguarda, ovviamente, la presunta truffa che potrebbe aggirarsi addirittura intorno ai 2 milioni di euro, divenuta di dominio pubblico dopo gli articoli di primocanale.it. Al centro dell'inchiesta ci sarebbe una dipendente infedele, ancora non rintracciata, che avrebbe commesso operazioni illecite su conti e libretti di correntisti locali totalmente ignari. (vedi link e video).
Davanti alla richiesta di chiarezza Poste ha sempre mantenuto il silenzio anche davanti alle sollecitazioni di Primocanale restando ferma alla formula di rito: "Tutti i correntisti saranno tutelati, al termine delle indagini di rito".
Può bastare? Evidentemente no per chi ha dato fiducia all'azienda - peraltro anch'essa danneggiata in immagine - e continua a non sapere nulla dopo mesi. Certamente no per Simone Franceschi che prosegue la ricerca di risposte in mezzo a un assordante silenzio della politica regionale e nazionale.
La chiusura del sindaco: "Confidando che almeno questa comunicazione possa essere da Voi riscontrata porgo i più cordiali saluti". E buona Pasqua.
IL COMMENTO
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