
Proprio qui, infatti sorgerà la nuova fermata della metropolitana che rappresenta il naturale prolungamento dalla stazione di Brignole verso la bassa val Bisagno. Le aree appena dietro via Giacometti, al momento sono in mano al gruppo Ferrovie dello stato ma nelle scorse settimane col Comune è stato siglato l'accordo per il loro utilizzo. Ora si attende il progetto esecutivo, che dovrebbe arrivare a breve secondo quanto riferito dall'assessore alla Mobilità Balleari. Ma oltre alla fermata della metro, ora resta da capire come sfruttare al meglio questi spazi, un suggerimento c'è già, e arriva proprio da chi conosce e abita quotidianamente la zona.
"Ci teniamo che vengano create delle aree verdi, magari degli impianti polisportivi, degli spazi per associazioni culturali, piste ciclo-pedonali che possano connettere la zona di corso Sardegna con piazza Martinez, magari nuovi parcheggi ma anche la possibilità di creare spazi per associazioni di giovani e non solo, in modo insomma da riqualificare la zona e renderla viva, perché di fatto al momento non è così" spiega Leonardo Caridi del giovane comitato Metro San Fruttuoso, giovane come gli stessi ragazzi che ne fanno parte.
Il municipio Bassa Val Bisagno con il presidente Ferrante in primis appoggia l'idea: serve riqualificare l'area. Ora la palla passa al Comune. Allo studio diverse soluzioni e ipotesi. Nell'accordo siglato con Ferrovie dello Stato c'è anche scritto chiaro che sarà studiato un nuovo assetto urbanistico per la valorizzazione delle aree di Terralba interessate dall'ulteriore prosecuzione in direzione dell'ospedale San Martino, anche se c'è da dire al momento il budget per questo prolungamento dell'opera ancora non c'è.
Tutti d'accordo invece su un altro punto. "Vorremmo evitare che si verifichi una speculazione immobiliare in questi spazi, no a nuove case, no a nuovi centri commerciali, no insomma a nuovi volumi che sono strutture ed edifici di cui il quartiere non ha bisogno" spiega Marco Poggi anche lui del comitato Metro San Fruttuoso. Intanto nel quartiere si aspetta l'arrivo della fermata metro: il finanziamento per realizzare l'opera c'è già, la predisposizione della rete ferroviaria anche. La macchina burocratica si sta muovendo, carte e documenti iniziano a esserci. La speranza di Tursi è far partire i lavori entro la fine del 2019.
IL COMMENTO
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