cronaca

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Le Suore della Carità, coinvolte nella notizia della scuola di Vallecrosia (Imperia), che una mamma di due alunni si è offerta di comprare, sottolineano in una nota che sono state diffuse notizie "altamente lesive del buon nome della Congregazione" e per questo si riservano "tutte le forme di tutela". Nella notizia di qualche giorno fa, diffusa da Vanessa Crivelli, la mamma interessata a comprare la scuola, si diceva che le suore chiedevano una cifra milionaria.



In una nota, firmata da suor Anna Maria Nunnari, rappresentante legale dell'istituto delle Suore della Carità, la Congregazione precisa: "Nonostante la chiusura dell'Istituto per diverse problematiche afferenti anche l'impossibilità per la Comunità di portare avanti il progetto educativo e l'estrema difficoltà nel continuare a sostenere economicamente le ingenti spese per la continua manutenzione del complesso immobiliare, la Congregazione, raggiunta a Roma dalla signora Vanessa Crivelli, si è detta disponibile a cedere l'immobile per dare continuità alla scuola e, solo a detta condizione, a cederlo ad un prezzo estremamente vantaggioso - sottolinea la nota della Congregazione -, visto l'effettivo elevato valore del complesso.


Tutta la corrispondenza intercorsa, trasmessa per conoscenza e massima trasparenza anche al sindaco Armando Biasi, lo conferma. Le suddette notizie di stampa, pubblicate stranamente a scadenza della lettera di intenti sottoscritta, sono altamente lesive del buon nome della Congregazione delle Suore della Carità, che si riserva, a questo punto, tutte le forme di tutela", conclude il comunicato.