Il progetto, infatti, era stato presentato dalla Luigi Ferraris srl, la società creata da Genoa e Sampdoria, lo scorso mese di marzo al Comune e prevede, tra gli altri interventi, la ristrutturazione delle tribune inferiore e superiore e il rifacimento integrale del manto erboso. Lavori imponenti per i quali potrebbero non bastare i circa 50 giorni che mancano all’avvio del nuovo campionato di calcio. L’ultimo si era concluso lo scorso 26 maggio e la ristrutturazione del Ferraris avrebbe dovuto scattare subito. Adesso invece bisognerà effettuare una corsa contro il tempo.
Giova ricordare che l’anno precedente gli abbonati di Genoa e Sampdoria era stati sfrattati dalla tribuna superiore e dirottati nei Distinti con la motivazione dell’imminente inizio dei lavori di ristrutturazione. Lavori che poi non erano mai partiti, lasciando la tribuna desolatamente vuota per tutto l’arco della stagione.
L’auspicio è che Genoa e Sampdoria, in attesa di ottenere la concessione novantennale da Palazzo Tursi che dovrà prima valutare tutte le garanzie del caso, riescano a realizzare il progetto senza penalizzare ancora i loro fedeli tifosi.
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