
Ma la preoccupazione era legata anche al porto genovese, polo centrale dell'economia cittadina e dello sviluppo della città. "Ero in vacanza in Val d'Aosta insieme ai miei parenti - racconta Signorini - Una volta saputo della tragedia sono partito subito per Genova. E' stata una cosa di grande impatto anche pensando a Genova come nodo fondamentale da un punto di vista trasportistico, logistico e urbano".
I lavori per riprendersi e garantire sin da subito l'accesso in città alle merci in partenza e arrivo da Genova, sono partiti immediatamente. Poco più di un mese dopo è stata aperta la via della Superba, strada interna all'ex ILva che permette il passaggio dei mezzi pesanti diretti al porto: "Questa strada è importante per due funzioni: la prima è che separa il flusso merci dal traffico urbano. Il secondo motivo è che questa nuova strada ha permesso di avere un polmone per gestire l'afflusso dei camion in maniera separata dalla viabilità ordinaria".
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana