Durante la cerimonia di anniversario è intervenuto Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: "Siamo intervenuti a distanza di pochi minuti dal crollo con le nostre squadre Smts (Soccorso con mezzi e tecniche speciali). Il contesto era estremamente impegnativo e difficile: è stato un lavoro faticoso e, devo dire, i nostri soccorritori hanno buttato il cuore oltre l'ostacolo, accompagnati da una volontà disperata di fare il loro dovere fino in fondo, per 26 ore tra le macerie".
"E non ci siamo fermati lì. Si è attivata -prosegue il Presidente Cri-Ifrc ricordando la tragedia- tutta la macchina dei soccorsi della Cri. Sono intervenute le squadre per il supporto psicologico, volontarie e volontari che si sono fatti le ossa nelle varie emergenze del nostro Paese. Molto attivi anche i nostri Corpi Ausiliari".
"Poi c'è stato tutto il lavoro dietro le quinte: abbiamo allestito un campo base noto come 'Campo Ikea' che, in quei giorni, ha servito migliaia di pasti ed è stato un punto di decompressione per tutti i soccorritori, non soltanto quelli della Croce Rossa, ma anche delle altre organizzazioni e strutture dello Stato, come i Vigili del Fuoco, la Polizia, i Carabinieri. Abbiamo anche lavorato in favore degli sfollati: anche per loro c'è stato un 'accompagnamento' non semplice, perché non c'era soltanto il dolore delle radici strappate, ma anche tanta rabbia. Ogni volta che interveniamo, alla fine vediamo ritornare indietro quello che abbiamo dato. In questi anni lo abbiamo toccato con mano più volte, da L'Aquila ad Amatrice. E il Ponte Morandi non ha fatto eccezione".
IL COMMENTO
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